Le Borse dei Sogni, la Teoria delle Stringhe e i Colpi di fulmine

Il passaggio di un'idea dallo stadio primordiale alla sua materializzazione è come una corsa lungo un tunnel immaginario spazio-temporale. 
Lo Spazio si allunga si allarga si restringe e il Tempo scorre avanti e indietro velocemente o al rallenti come in un'illusione cinematografica o in un rotorilievo di Marcel Duchamp. 
Particelle, vibrazioni, forza di gravità, frequenze di colore, luce. 
Da un capo, l'intuizione, con i suoi sì i suoi ma e i suoi forse. 
Dall'altro, la soluzione, che quando è esatta, non è nient'altro che quella. 
Eppure non c'è bisogno di spendere troppo parole, di scomodare la fisica quantistica o addirittura la teoria delle stringhe, certe cose non si possono descrivere così, si comprendono al meglio solo con il linguaggio dei sensi.
Perché quando vedi, senti, tocchi un oggetto speciale, lo capisci immediatamente che è davvero speciale.  
Perché è irresistibile quanto un colpo di fulmine, la perfetta imperfezione di un manufatto senza pari, connotato da quei preziosi particolari che lo rendono unico tra tanti e diverso da ogni altro. 
Perché quando la tua borsa personalizzata arriva in negozio,  direttamente dalle mani degli artigiani e modellisti che l'hanno appena realizzata, alle tue che la porterai, custodirai, vivrai come solo tu vorrai,  la scintilla di un bell'incantesimo scocca e come in un vortice tridimensionale colorato, finalmente ne sei persuasa: la borsa dei tuoi sogni è quell'amore a prima vista che hai sempre desiderato e che non finirà mai.